Le modalità di preparazione di un cloud server dipendono dal sistema operativo installato sul server e dalla piattaforma di lavoro. Prendendo come esempio l’ambiente di lavoro offerto da Hosting Solutions, uno dei leader del cloud computing made in Italy, possiamo facilmente creare istanze in pochi minuti, sulle quali installare ISPConfig per amministrare il sistema.
Nelle lezioni precedenti abbiamo visto sia come installare ISPConfig, sia come aggiungere alcune funzionalità, applicazioni e librerie che rendono più professionale il server, nel senso che migliorano le prestazioni, la sicurezza e la robustezza del server. Vediamo adesso come aggiungere altre applicazioni, non strettamente necessarie per lavorare con ISPConfig ma comunque molto utili se vogliamo usare il server per offrire servizi di hosting di alta qualità. Ad esempio, vediamo come installare un’applicazione antivirus e degli applicativi che permettono la gestione delle mailing-list.
Iniziamo con l’istallare alcuni pacchetti utili, tra cui Clamav ed altri.
1 2 3 | apt-get install amavisd-new spamassassin clamav clamav-daemon zoo unzip bzip2 arj nomarch lzop /etc/init.d/spamassassin stop update-rc.d -f spamassassin remove |
se non abbiamo problemi di spazio possiamo installare un po’ di librerie che tornano sempre utili
1 2 3 4 | apt-get install cabextract apt-listchanges libnet-ldap-perl libauthen-sasl-perl clamav-docs daemon apt-get install libio-string-perl libio-socket-ssl-perl libnet-ident-perl zip libnet-dns-perl apt-get install php5-curl php5-gd php5-intl php-pear php5-imagick php5-imap php5-mcrypt php5-memcache apt-get install php5-ming php5-ps php5-pspell php5-recode php5-snmp php5-sqlite php5-tidy php5-xmlrpc php5-xsl |
I cloud server proposti da Hosting Solutions hanno tutti i requisiti minimi richiesti dall’installazione di questi pacchetti. Nel nostro caso abbiamo eseguito una prova su una macchina Linux Debian 6 con profilo Silver, ovvero un server con 1 Core CPU,2 GB RAM e 10 GB Spazio Utile. Anche con una macchina caratterizzata da requisiti abbastanza modesti non abbiamo avuto alcun problema di spazio nell’istallare tutte le librerie elencate qui sopra. Consigliamo perciò di procedere con l’installazione integrale, copiando le righe qui sopra ed eseguendole una alla volta.
Ottimizzazione PHP e phpMyAdmin
Uno dei vantaggi di questo modo di lavorare è quello di ottenere un server dotato di buone performance anche se la macchina virtuale non dispone di caratteristiche eccezionali. Il fatto di configurare la macchina per lavorare con ISPConfig, partendo da una distribuzione Debian, consente di apportare parecchi miglioramenti al modo di lavorare di PHP. Uno di questi consiste nell’aggiungere un sistema di caching delle pagine PHP, che permette di seguire le pagine con una velocità molto maggiore del normale. Procediamo quindi con l’installazione dei seguenti pacchetti
1 2 3 | apt-get install php-apc /etc/init.d/php5-fpm restart apt-get install fcgiwrap |
Un altro strumento pressoché indispensabile, quando offriamo servizi hosting, è phpMyAdmin. L’installazione e configurazione di phpMyAdmin sopra ISPConfig è forse l’aspetto meno semplice della nostra procedura: per questo motivo vedremo la procedura di installazione elementare di phpMyAdmin sul cloud server, senza entrare nei dettagli di configurazione avanzata, che discuteremo nelle prossime lezioni. Per installare phpMyAdmin eseguiamo la seguente istruzione
1 | apt-get install phpmyadmin |
Durante l’installazione ci verrà chiesto quale Web server associare a phpMyAdmin. Siccome le opzioni possibili, cioè quelle proposte dal wizard di installazione, non contemplano il Web server Nginx, dobbiamo lasciare non spuntate le due voci, come indicato in figura
quando invece ci verrà chiesto se vogliamo configurare il database di phpmyadmin con dbconfig-common, rispondiamo di no
Infine eseguiamo i seguenti comandi
1 2 3 | /etc/init.d/apache2 stop insserv -r apache2 /etc/init.d/nginx start |
Al termine dell’installazione possiamo verificare che phpMyAdmin risulti installato nel “posto giusto”, digitando
1 | ls /usr/share/phpmyadmin/ |
Mailing list e Quota
Vediamo infine come aggiungere i servizi di gestione delle mailing-list e della quota degli utenti al nostro server Debian Silver. Come applicazione per gestire le mailing-list possiamo usare Mailman: per installarlo eseguiamo l’istruzione
1 | apt-get install mailman |
Ci verrà chiesto quante e quali lingue associare al programma. Consigliamo di sceglierne almeno due, nel nostro caso inglese e italiano. Ovviamente, se prevediamo di offrire i servizi di hosting in altre lingue, procediamo ad installare tutte quelle che ci servono. Al termine dell’installazione ci verrà anche chiesto quale lingua usare come default, scegliendo tra quelle installate. Infine ci verrà chiesto l’indirizzo e-mail di amministrazione delle mailing-list e una password. L’indirizzo e-mail sarà qualcosa del tipo info@mysite.com, mentre la password può essere di qualsiasi tipo: ricordiamo di prenderne nota perché ci servirà in futuro.
A questo punto dobbiamo configurare il file di Mailman, editandolo tramite il comando
1 | vi /etc/aliases |
in fondo questo file aggiungiamo le seguenti linee
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 | mailman: "|/var/lib/mailman/mail/mailman post mailman" mailman-admin: "|/var/lib/mailman/mail/mailman admin mailman" mailman-bounces: "|/var/lib/mailman/mail/mailman bounces mailman" mailman-confirm: "|/var/lib/mailman/mail/mailman confirm mailman" mailman-join: "|/var/lib/mailman/mail/mailman join mailman" mailman-leave: "|/var/lib/mailman/mail/mailman leave mailman" mailman-owner: "|/var/lib/mailman/mail/mailman owner mailman" mailman-request: "|/var/lib/mailman/mail/mailman request mailman" mailman-subscribe: "|/var/lib/mailman/mail/mailman subscribe mailman" mailman-unsubscribe: "|/var/lib/mailman/mail/mailman unsubscribe mailman" |
ed infine eseguiamo i comandi
1 2 3 4 | newaliases /etc/init.d/postfix restart /etc/init.d/mailman start |
Per installare Quota eseguiamo invece
1 | apt-get install quota quotatool |
dopo l’installazione dobbiamo editare il file /etc/fstab, all’interno del quale dobbiamo identificare la partizione che punta al percorso “/”, ad esempio
1 | UUID=28890938-7da0-489f-94c2-f576b13ec4e8 / ext4 errors=remount-ro 0 1 |
e modificare questa linea nel modo seguente
1 2 3 | UUID=28890938-7da0-489f-94c2-f576b13ec4e8 / ext4 errors=remount-ro,usrjquota=aquota.user,grpjquota=aquota.group,jqfmt=vfsv0 0 1 |
facendo attenzione a non cambiare gli UUID della nostra macchina, che devono restare invariati.
Possiamo finalmente abilitare il servizio quota, digitando
1 2 3 | mount -o remount / quotacheck -avugm quotaon -avug |
Con questo abbiamo concluso. Il nostro server è quasi completo: nell’ultima lezione vedremo come installare alcune utility per gestire il server DNS e raccogliere statistiche sull’uso dei diversi host.